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Grasso Giovanni jr.



Grasso Giovanni jr. - Attore teatrale e cinematografico (Catania 1888-1963). Cuginodel famoso Grasso senior attore, come lui, del teatro siciliano; Giovannino, come gl'intimilo chiamavano, fece, in piu, del cinema.

Aveva studiato meccanica e violino, ma « sentiva la vocazione »; fu solo con la morte del padre, il quale avversava questa cocente inclinazione, che a sedici anni, potè calcare per la prima volta le scene; gli furono maestri il cugino, il fratello di questo, Micio, anch'egli attore, e Angelo Musco.

A quei tempi chi voleva, in teatro, un buon viatico, doveva ottenere la difficile abilitazione da Pirandello e Martoglio. Con Virginia Balistrieri, sua moglie, fu accolto nella Compagnia drammatica del Teatro mediterraneo, gestita dall'Ars italica, « condotta e diretta » da Nino Martoglio e dietro la quale, nume e garante, stava appunto Pirandello; c'erano anche Rocco e Umberto Spadaro.

Corpulento, siciliano fino alla radice dei capelli, irruente, era un compar Alfio ideale. Raccolse l'eredità spirituale del grande cugino, quando questi, nel 1925, diede l'addio alle scene; col fardello di quell'impegnativa omonimia passo l'anno appresso al cinematografo muto.

E meglio per lui se il sonoro non fosse mai venuto: la sua voce roca, ottima per il teatro, non era fonogenica, ed egli doveva percio quasi sempre essere doppiato; ma questo non può mai angustiare un attore siciliano, che ha sempre piu da dire con la mimica che con la recitazione.

Fu in America dal '28 al '32, « messaggero d'italianità », come si diceva allora. Per il cinema fu presente in una ventina di film: da La telefonista (rifacimento italiano del film tedesco Fraulein -falsch verbunden,<< il piu tenero idillio sbocciato nel tumulto di un centralino telefonico », come lo definiva una frase di lancio, del 1932, all'inizio della stagione dei telefoni bianchi>> ) a Margherita da Cortona, da Porto a Noi vivi, da Sentinelle di bronzo ad Anni facili e Anni difficili.

Si ammalò dopo aver partecipato a Totò e Carolina ( girato nel '54 e in circuito dall'anno dopo per via di lunghe vicende di censura ). Subito dopo, il 15 novembre 1954, dovettero amputargli una gamba; trascorse due anni di degenza in un suo villino a Mascalucia; divenne, con un arto in meno il Lionel Barrymore italiano.
Enc. di Ct Tringale Editore 1987

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Giovanni Grasso jr.