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Tamburelli del Gruppo Folk Aulos


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Canti & cunti


Gruppo Teatro Tempo











































































































































Danze Popolari


La Tarantella

Si attribuisce in Puglia la nascita di una curiosa malattia dovuta al morso della tarantola, che guariva con la danza. Tale malattia si diffuse in tutta l'Europa e durò circa tre secoli.

Durante questo periodo nacquero compagnie di suonatori con flauti e tamburelli che giravano i paesi per guarire i tarantolati.

Addirittura esistono raccolte di musica per tarantolati, la più famosa è quella di padre Kircher scritta a Roma nel 1654.

Secondo la tradizione la cura consiste nel far ballare il malato instancabilmente ripetendo cicli di movimenti che alludono simbolicamente alla particolare specie di ragno da cui sarebbe stato morsicato, un'orchestrina esegue in presenza del tarantato una serie di motivi popolari ( a turno con strumenti diversi ) finchè viene individuata una musica che spinge il malato alla danza.

Il fenomeno del "Tarantismo" o delle "Tarantate" deve essere interpretato come il simbolo della frustrazione psichica, economica, sociale e sessuale, ossia come la crisi isterica del singolo individuo.

Non a caso ad essere "pizzicate" erano le donne, emarginate tra gli emarginati, che durante l'estasi o il tormento del veleno (della tarantola ragno velenoso dal cui morso è tratto il termine pizzicata), si potevano permettere di tutto, anche di mimare amplessi in pubblico, fino a quando San Paolo, il protettore delle tarantate, non concedeva la grazia.

Costoro, danzano sulle note di una musica sfrenata ed incalzante, fino all'esaurimento fisico; un fenomeno, questo, tutt'ora sospeso tra isterismo e antichi rituali di origine magica, sopravvisse fino agli anni 60, anche se in forme disgregate in prov. di Lecce.

U chiovu

Simile alla Fasola; si fanno salti con le gambe aperte, che s'incrociano nella caduta, ponendo avanti ora l'una ora l'altra gamba; si salta battendo i tacchi nel cadere; movimenti avanti e indietro.
A salemi si balla a due. Si rivolgono alla donna scherzi, mosse, riverenze; ci si avvicina, ci si danno le mani, passando da un punto all'altro.( racc. Favara)

Danze di pecorai

Ci si pone di fianco alla donna a gambe incrociate, inginocchiandosi dinanzi a lei ponendo a terra un sol ginocchio, ora l'uno ora l'altro.
La donna, fa piccoli movimenti con le mani ai fianchi, mosse dalle anche,e gioca appena coi piedi.
L'uomo finge di volerla abbracciare, le manda baci, gioca con le braccia. E' un ballo riposato. ( racc. Favara )

Diavulicchiu

Giro tondo a suon di friscalettu e di tammureddu, uomini e donne a braccetto.
ballo favorito di pescatori e di contadini di Siculiana e paesi vicini.( racc. Favara )

Fasola

Era la danza più diffusa, più briosa, più attraente. Si ballava nei cortili.
E' antichissima ed è propria delle donne.(racc. Favara )

Lupulù

Ballo di pecorai, eseguito con grandi salti e mimica grottesca. ( racc. Favara)

Quatrigghia

Ballo molto diffuso a Partanna, che si ballava a più d'una coppia.(racc. Favara)

Tarantella

Ballo molto mosso, di soli uomini (?). Le donne non lo conoscono (?). Si canta mentre si balla. ( vedi la tarantella <<mi pizzica, mi muzzica >>.( racc. Favara)

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Friscalettu Palindromo in Sol
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